Da quando ti ho lasciato per la prima volta, con la manina nelle tasche e il grembiulino azzurro a quadretti.
Osservavi dal vetro della porta finestra i bimbi giocare felici.
“Entriamo?”
“Va bene” mi hai risposto. Un po' curioso. Un po' impaurito.
Ad accoglierci la stanza colorata. I disegnini attaccati alle pareti. I bimbi rosa e azzurri.
Manuela con i ricci intrecciati fra le conchiglie colorate. Laura con le calze a righe e i ciuccetti. Gabriel con gli occhiali e lo sguardo assorto. Dennys, l’unico amichetto, a casa con l’influenza.
Li osservavi incredulo, uno per uno. Sei rimasto in silenzio con lo sguardo serio e indagatore.
Me ne sono andata. Ti ho lasciato con la manina nella tasca.
Ti ho ritrovato con il grembiulino sporco di arancione e il viso soddisfatto.
Sono passati quattro mesi.
Ora sai che quando sono al lavoro un uccellino mi riferisce se sei stato bene o se hai pianto. La sera a cena scherziamo sulla faccia che farai la mattina successiva quando saluterai il babbo. Sorridente o triste? Facciamo le scommesse. E ridi a crepapelle quando ti imito.
Ci racconti che il tuo amichetto preferito è Dennys. Che giochi sempre al “saltacorda” e che c'è un bimbo un po' dispettoso. Sara, la tua maestra, ti piace molto.
Arrivano i colloqui. I primi. E una grandissima soddisfazione.
"Enea è il bambino che tutte le maestre vorrebbero avere" Esordisce così la maestra Sara. Che ci fa vedere i tuoi disegni, ci racconta la tua vita all'asilo, le tue abitudini.
Ci dice che sei un bimbo attento, curioso, che ami ascoltare quando ti leggono i libri e giocare con il tuo amichetto preferito, Dennys. Che colori sempre dentro i bordi. Che ti trovi bene in mezzo ai bimbi. Che intervieni con interesse.
Anche se sei il più piccolo.
Da quella mattina di febbraio ti rivedo ora all'asilo, il giorno della recita. Sei lì che canti le canzoncine, che fai le mossette.
Penso che solo tre anni e mezzo fa nascevi. E ora stai diventando grande.
Quanta tenerezza. Soddisfazione. Quanta emozione.
Guardandoti muovere in questo piccolo angolo di mondo mi sono sentita di nuovo bambina. E mi sono rivista in te. Nei tuoi riccioli d'oro. Nella tua gioia. Nei tuoi sorrisi. Nel tuo visino sempre attento.
Ho pensato a quanto sia impegnativo diventare grandi. E a quanto sia bello. In un momento mi è passata la vita davanti. Mentre ti guardavo. Farti largo nel mondo.
E poi sei venuto da me tutto contento.
Ti ho abbracciato forte. Fortissimo. Sei il mio cucciolotto. Sono così fiera di te.
Mi sono commossa!!
RispondiEliminaSi...diventare grandi è molto impegnativo!!