Tornare a Perugia ogni anno ad inizio primavera è diventato ormai un rituale per me. L'appuntamento è con il Festival Internazionale del Giornalismo, un media event GRATUITO, ricchissimo di stimoli, spunti, idee e condivisione sullo stato attuale del giornalismo, i nuovi media e tutto ciò che gira attorno al mondo della comunicazione e dell'informazione.
Arianna Ciccone e Christopher Potter sono gli ideatori, che ogni anno grazie ad un team di volontari riescono a dare vita a qualcosa di immensamente grande. E quest'anno, l'ottavo per la precisione, lo è stato ancora di più. Perché? Il Festival è stato finanziato dalla gente grazie al crowdfunding con il quale sono stati raccolti circa 115mila euro con il contributo di 750 soggetti.
Quest'anno per me è stato un festival ridotto all'osso. Poco tempo a disposizione, pioggia a catinelle e il pensiero fisso rivolto alle mie Marche alluvionate lungo la costa di Senigallia per lo straripamento del fiume Misa.
Nonostante questo una bellissima energia mi ha pervasa sin dall'arrivo in una Perugia piovosa che ha ospitato il #ijf14, questo l'hashtag su Twitter in top 10 dall'inizio del Festival.
Ho seguito due soli panel (uno sui nuovi supporti di lettura digitali e uno sullo storytelling) e ho cercato di seguire il racconto online e il webmagazione in diretta a cura dei volontari dove potrete trovare tantissimi contributi interessanti.
Il primo speech è stato sugli strumenti innovativi per i media con Russ Grandinetti, il papà del Kindle store di Amazon intervistato da Luca Conti sul futuro dei nuovi supporti di lettura digitale. Cosa ho scoperto?
-che esiste un nuovo social network, che si chiama Good Reads, completamente dedicato ai libri con recensioni e consigli
-che Kindle in inglese significa accendere un fuoco ed è stato scelto perché è una parola felice, che da gioia ed ha un bel suono.
-che non dovremmo chiederci se nel futuro le librerie esisteranno o meno ma piuttosto pensare a come potrebbero essere. A come poter rendere interessante l'esperienza digitale nelle librerie. Cosa si può fornire ai lettori? Una buona idea messa in pratica in America è quella di avere l'edizione digitale a prezzo ridotto di un libro acquistato in edizione stampata.
- che negli Stati Uniti posso prendere in prestito un ebook dalla biblioteca pubblica
- e che per autoprodursi un libro occorre conoscere il proprio pubblico. L'esempio più eclatante? "50 sfumature di grigio" un editore probabilmente non l'avrebbe mai pubblicato se l'autore non avesse fatto tutto quel successo con l'autoproduzione proprio conoscendo il suo pubblico di riferimento.
Io credo molto nel selfpublishing e una piccola esperienza in merito ce l'ho anch'io e l'ho raccontata qui.
Terminato il panel la classica capatina alla sala stampa brulicante di giovani giornalisti e un giro in città con l'ombrello. Perugia mi sorprende ogni anno di più. Con il suo fascino antico e il suo animo vivace, moderno e internazionale.
Il secondo panel che ho seguito nel pomeriggio è stato sullo storytelling nella bellissima Sala di Palazzo Sorbello gremita di gente. Cos'è lo storytelling di cui oggi si fa un gran parlare? In realtà è qualcosa di molto semplice che facciamo da tempo immemore: raccontare storie. Cosa sta cambiando oggi? Grazie al web 2.0 tutti possono farlo attraverso i social media.
Il ruolo del giornalista, in questo nuovo paradigma, è quello di selezionare la "storia" nella sovrabbondanza di contenuti e verificarne la veridicità. "Dobbiamo essere l'agenzia di stampa di questa nuova era con tanti nuovi contenuti da verificare" dice Mark Little, fondatore di Storyful, "siamo nell'epoca aurea del giornalismo".
Il panel termina con le parole chiave dell'immediato futuro secondo Giovanna Cosenza dell'Università di Bologna e blogger di Disambiguando:
-convergenza (di vecchi e nuovi media sugli stessi strumenti)
-multimedialità (le storie sono suddivise in atomi: tweet, foto, video)
-polifonia (occorre una moltiplicazione dei linguaggi. Oggi c'è spazio per le storie brevi ma anche lunghe. L'importante è calibrare sempre l'intensità delle emozioni)
Intanto fuori la pioggia non si ferma ma noi non molliamo e una piccola visita alla città non ce la facciamo scappare. Enea si è divertito a "camminare nella storia" ed esplorare gli angoli ricchi di fascino di Perugia.
Avete tempo per visitarla fino al 5 ottobre.
Sito del festival: http://www.festivaldelgiornalismo.com/
Webmagazine scritto dai volontari: http://magazine.festivaldelgiornalismo.com/
Fotoracconto del mio Festival2012 sul Blog PressCom
Arianna Ciccone e Christopher Potter sono gli ideatori, che ogni anno grazie ad un team di volontari riescono a dare vita a qualcosa di immensamente grande. E quest'anno, l'ottavo per la precisione, lo è stato ancora di più. Perché? Il Festival è stato finanziato dalla gente grazie al crowdfunding con il quale sono stati raccolti circa 115mila euro con il contributo di 750 soggetti.
Quest'anno per me è stato un festival ridotto all'osso. Poco tempo a disposizione, pioggia a catinelle e il pensiero fisso rivolto alle mie Marche alluvionate lungo la costa di Senigallia per lo straripamento del fiume Misa.
Nonostante questo una bellissima energia mi ha pervasa sin dall'arrivo in una Perugia piovosa che ha ospitato il #ijf14, questo l'hashtag su Twitter in top 10 dall'inizio del Festival.
Il primo speech è stato sugli strumenti innovativi per i media con Russ Grandinetti, il papà del Kindle store di Amazon intervistato da Luca Conti sul futuro dei nuovi supporti di lettura digitale. Cosa ho scoperto?
-che esiste un nuovo social network, che si chiama Good Reads, completamente dedicato ai libri con recensioni e consigli
-che Kindle in inglese significa accendere un fuoco ed è stato scelto perché è una parola felice, che da gioia ed ha un bel suono.
-che non dovremmo chiederci se nel futuro le librerie esisteranno o meno ma piuttosto pensare a come potrebbero essere. A come poter rendere interessante l'esperienza digitale nelle librerie. Cosa si può fornire ai lettori? Una buona idea messa in pratica in America è quella di avere l'edizione digitale a prezzo ridotto di un libro acquistato in edizione stampata.
- che negli Stati Uniti posso prendere in prestito un ebook dalla biblioteca pubblica
- e che per autoprodursi un libro occorre conoscere il proprio pubblico. L'esempio più eclatante? "50 sfumature di grigio" un editore probabilmente non l'avrebbe mai pubblicato se l'autore non avesse fatto tutto quel successo con l'autoproduzione proprio conoscendo il suo pubblico di riferimento.
Io credo molto nel selfpublishing e una piccola esperienza in merito ce l'ho anch'io e l'ho raccontata qui.
Terminato il panel la classica capatina alla sala stampa brulicante di giovani giornalisti e un giro in città con l'ombrello. Perugia mi sorprende ogni anno di più. Con il suo fascino antico e il suo animo vivace, moderno e internazionale.
Il secondo panel che ho seguito nel pomeriggio è stato sullo storytelling nella bellissima Sala di Palazzo Sorbello gremita di gente. Cos'è lo storytelling di cui oggi si fa un gran parlare? In realtà è qualcosa di molto semplice che facciamo da tempo immemore: raccontare storie. Cosa sta cambiando oggi? Grazie al web 2.0 tutti possono farlo attraverso i social media.
Il ruolo del giornalista, in questo nuovo paradigma, è quello di selezionare la "storia" nella sovrabbondanza di contenuti e verificarne la veridicità. "Dobbiamo essere l'agenzia di stampa di questa nuova era con tanti nuovi contenuti da verificare" dice Mark Little, fondatore di Storyful, "siamo nell'epoca aurea del giornalismo".
Il panel termina con le parole chiave dell'immediato futuro secondo Giovanna Cosenza dell'Università di Bologna e blogger di Disambiguando:
-convergenza (di vecchi e nuovi media sugli stessi strumenti)
-multimedialità (le storie sono suddivise in atomi: tweet, foto, video)
-polifonia (occorre una moltiplicazione dei linguaggi. Oggi c'è spazio per le storie brevi ma anche lunghe. L'importante è calibrare sempre l'intensità delle emozioni)
Intanto fuori la pioggia non si ferma ma noi non molliamo e una piccola visita alla città non ce la facciamo scappare. Enea si è divertito a "camminare nella storia" ed esplorare gli angoli ricchi di fascino di Perugia.
Il dipinto di Raffaello: accanto alla Chiesa di San Severo, nel centro storico di Perugia, si trova una cappella dove si conserva l'unico affresco di Raffaello rimasto nella città, raffigurante una Trinità.
Ultima tappa la meravigliosa mostra fotografica di Steve McCurry dal titolo "Sensational Umbria" che vi lascerà senza fiato. Si trova negli spazi dell'Ex-Fatebenefratelli e presso il Museo di Palazzo Penna e racconta il viaggio che l’artista ha compiuto in Umbria.Avete tempo per visitarla fino al 5 ottobre.
Termino con una frase di Paulo Coelho: "Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni!" Io credo che Arianna e Chris hanno centrato in pieno il concetto! Voi che ne pensate? E mi raccomando l'anno prossimo non ve lo perdete. Ecco le date: 15-19 aprile 2015
Sito del festival: http://www.festivaldelgiornalismo.com/
Webmagazine scritto dai volontari: http://magazine.festivaldelgiornalismo.com/
Fotoracconto del mio Festival2012 sul Blog PressCom