sabato 2 novembre 2013

5 cose da fare ad Amandola: tra natura, arte ed enogastronomia

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Nelle Marche esiste un borgo che porta il nome della pianta di mandorlo. Si tratta di Amandola (da "mannola" in dialetto fermano), porta di accesso del versante orientale del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.

Foto by megadeinos da Panoramio 

Io l'ho scoperta grazie al blogtour #sibillinisegreti e vi voglio proporre un itinerario da me sperimentato, ideale per grandi e piccini, che coniuga natura, spiritualità, arte ed enograstronomia. 5 sono le cose che vi consiglio di provare.

1. Rimanere incantati dal Cristo ligneo nella Chiesa di San Francesco

Amandola è ricchissima di chiese. Fino all'800 ne contava ben 116. Oggi ne rimangono circa 40. Inoltrandovi fra le strette viuzze del centro storico arriverete alla Chiesa di San Francesco, risalente ai primi del 1200, che si farà da subito notare per il bel portale quattrocentesco di tipo lombardo sulla facciata rettangolare.
Una volta entrati, ad una prima occhiata fugace non riuscirete a captare le meraviglie contenute in questa chiesa. La scoprirete a poco a poco. Sulla sinistra appariranno davanti a voi due affreschi rinvenuti solo dopo i restauri successivi al terremoto del 1996. Pensate, risalgono al 1482. Il primo è in stile giottesco a ripiani e una parte di esso deve essere molto antica, forse risalente addirittura al 1300. Il secondo rappresenta San Bonaventura vescovo, passato alla storia per aver scoperchiato il tetto del conclave e far eleggere il papa dopo mesi di indecisione. 

Il pezzo forte è sull'altare e si tratta del Cristo ligneo o trionfante, definito dagli amandolesi il "Mammoccio". Si pensa risalga a prima dell'anno 1000 (anche se gli storici ufficiali lo datano al 1200-1300) ed è un coacervo di due stili: nordico/normanno e bizantino. Da notare le trecce. La leggenda vuole che il Cristo dovesse essere distrutto in quanto non conforme all'iconografia classica. Ha infatti la corona da re e non quella di spine, è vestito e porta i calzari. Per queste sue caratteristiche stava per essere bruciato ed i suoi piedi anneriti ne sono la prova. E' riuscito a scampare al suo triste destino perché fu trasformato da re a Cristo. Le braccia aperte sono un rifacimento del 1400. Ha inoltre un incasso nel petto che sicuramente conteneva delle reliquie che non sono state ritrovate. Eccolo in tutto il suo splendore.

Altro elemento di grande interesse è la cappella dell'annunciazione alla base della torre campanaria risalente alla seconda metà del '400 da attribuire a Sparapani da Norcia. Una curiosità: dal mobilio della casa (da notare ampolla, coltellini, ecc) si evince che il committente potesse essere uno speziale dotto e ricco. 


2. Scoprire la varietà dei paesaggi dei Sibillini divertendosi al Museo Antropogeografico
Usciti dalla Chiesa vi consiglio di dirigervi nel chiostro dove troverete il nuovo complesso museale che ospita il Museo Antropogeografico, il Museo della civiltà contadina e la Casa del Parco. Un museo da scoprire, una finestra multimediale e interattiva sul territorio dei Sibillini e il mondo della Sibilla. I bambini apprezzeranno molto, parola di mamma. Si inizia con il pannello cantastorie dove si girano i riquadri, si aprono cassetti e si scoprono indizi, curiosità. Tocca al visitatore indagare ed immergersi in un paesaggio complesso fatto di elementi umani e naturali.

3. Fare una scorpacciata di fregnacce
C'è chi fa a gara a chi dice più fregnacce e chi, come ad Amandola, a chi ne mangia di più! Le fregnacce sono un piatto della cucina povera amandolese. Mi hanno spiegato che è il sugo a fare la fregnaccia che di per se è semplicissima. È fatta di sola pasta sfoglia lessata in acqua salata, arrotolata e condita con del buon sugo rosso o bianca con pecorino, pepe e olio extra vergine di oliva. Se fate tappa ad Amandola non potete assolutamente perdervi questa specialità. 


4. Scoprire come fare la carta a mano da Natan e CatharinaA circa 5 chilometri da Amandola si trova la frazione di Marnacchia. Lontano dal caos turistico questa zona é rimasta intatta nel suo fascino ricco di suggestioni e leggende. Addentrarsi fra le stradine immerse fra le montagne sembra di tornare indietro nel tempo. Ogni tanto una casa e una storia da raccontare. Come quella di Natan e Catharina che hanno scelto di vivere immersi in questi monti creando la carta con le loro mani. Grazie a loro ho scoperto che la carta può essere fatta con materiali diversi: vegetali, stoffe, alberi o altra carta. Ho sperimentato la creazione di un foglio, ed è stato entusiasmante. Ora stanno aprendo un loro studio e sono pronti a ricevervi e ad insegnarvi le tecniche di produzione. Come ha fatto con noi. Con grande passione e maestria. E con un sorriso che vale da solo una visita. I loro sguardi felici mi hanno fatto capire che si può vivere delle proprie passioni e con poco. Qui il loro sito: http://www.nightcloud.eu/ Guardate, non sono meravigliosi?



Questa è la loro casa immersa in una paesaggio da favola. 

E questa sono io alle prese con un foglio di carta work in progress...che emozione...



5. Assaggiare i Diamanti di Amandala
Un'ultima cosa che non potete assolutamente perdervi di questa meravigliosa zona sono i tartufi. Lo sapete che la fascia a ridosso del versante orientale dei Monti Sibillini è straordinariamente ricca di questo prezioso prodotto della natura? Qui si possono raccogliere tutte le specie consentite, tra le quali il Tartufo Bianco Pregiato, il Tartufo Nero Pregiato, il Tartufo Estivo e il Tartufo Bianchetto. I comuni più vocati per il bianco pregiato sono Amandola e Montefortino. Se volete assaporare il bianco non perdete Diamanti a Tavola, un grande appuntamento che si terrà dall'1 al 10 novembre con esposizione di tartufo bianco, prodotti della gastronomia delle Marche ed eccellenze dei Sibillini. Tante sono le esperienze da fare: ci saranno visite guidate alla città di Amandola, laboratori per i più piccini, cene con menù a base di prodotti tipici, caccia al tartufo e corsi di cucina. Novità di questa stagione è la collaborazione con la community Instagramers Marche per un instawalk domenica 3 novembre. Igers da tutta la regione si ritroveranno ad Amandola per vivere l’evento, conoscere il tartufo bianco e fotografare la città in festa. Io & family non mancheremo!! Vuoi partecipare? Leggi qui

Info utili
  • Dove dormire ad Amandola
Nel corso del blogtour #sibillinisegreti abbiamo soggiornato in uno splendido agriturismo, Terra di Magie, nel comune di Amandola immerso nel bosco. Ve lo consiglio per la cordialità, disponibilità e simpatia dei proprietari, che dopo una lunga permanenza in Nicaragua hanno scoperto questo angolo di paradiso incontaminato nelle Marche. Le stanze sono grandi e pulite. Il menù è vegetariano e si possono acquistare degli ottimi prodotti di bellezza a base di lavanda da loro coltivata.


Una chicca: non capita tutti i giorni di svegliarsi con una quercia secolare che ti osserva sorniona... :)
Vi ho incuriosito? Se si, cosa aspettate? La magia dei Sibillini è qui per voi...

  • Dove si trova Amandola

Porta d'ingresso del versante orientale, detto "magico" dei Sibillini. Si trova a 500 m s.l.m.nella fascia pedemontana dell'incantevole valle del Tenna.

Ufficio turistico Amandola tel. 0736.848841Lista di luoghi da visitare ad Amandola >> 
Associazione turistica Sibillini Segreti e Sapori >>
Via Marconi, 4 - 63857 Amandola (FM) info@sibillinitourist.com

Sito del Turismo della Regione Marche >>

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