Ho iniziato a correre un anno fa, d'inverno. Era più o meno questo periodo quando scoprivo in rete un gruppo di mamme, che mi piace definire volanti: le #runningformommies. Mi hanno trasmesso la voglia di correre. E per una tipa restia allo sport come me non è cosa da poco. Ho iniziato seguendo un percorso base, a piccoli passi. Senza troppe pretese. Questo. Mi ricordo ancora la mia prima uscita, di notte, al freddo, 20 minuti in totale, alternando un minuto di cammino a uno di corsa.
Da 20 minuti, in modo graduale, sono arrivata a 40 di sola corsa senza fermarmi mai. Ho acquistato l'abbigliamento giusto, le scarpe, il cappellino e i guanti e ho continuato a correre per un bel po' di mesi. La voglia cresceva insieme ai risultati e la condivisione con le altre mamme incentivava il tutto.
Ho continuato fino all'arrivo dell'estate. Con il caldo ho iniziato a diminuire le uscite fino a smettere del tutto. Ho ripreso ad ottobre e poi di nuovo stop fino all'altro ieri.
Con il freddo la voglia di correre ha fatto nuovamente capolino ed io prontamente ho risposto con una bella uscita mattutina in una grigia giornata d'inverno. Che vi voglio raccontare così.
Correre per me è esplorare, guardarmi attorno, è un pò come viaggiare con le ali ai piedi. La strada che di solito percorro è di circa 6-7 km, è appena in periferia di Staffolo, il mio paese e si chiama contrada Follonica. Immaginate una bella colonna sonora alle orecchie ed immergetevi con me in questo paesaggio. A nord, nelle giornate limpide lo sguardo giunge fino al Mare Adriatico mentre a sud la corona degli Appennini è dominata dalla singolare sagoma del Monte S. Vicino. Io mi volto e lui c'è sempre, questa volta con un cappello di nubi.
L'atmosfera è magica e solitaria. Di macchine ne passano pochissime. A volte si incontrano altri runner o gente che passeggia. C'è silenzio e aria pura. Respiro a pieni polmoni e mi sento rinascere.
ll percorso è disseminato di vigneti del "verdicchio d.o.c. dei Castelli di Jesi" (non a caso Staffolo è soprannominato "il Colle del Verdicchio"), casolari di campagna abitati e non, e in un meraviglioso punto panoramico riesco a scorgere il mio paese natio, Cupramontana. Eccolo, immerso tra le nubi.
Durante il tragitto si incontrano due chiesette, quella di Santa Maria della Castellaretta, un piccolo gioiello di barocco popolare proprio all’uscita del paese in direzione di San Paolo di Jesi; e se si arriva fino in fondo, con tanto di bella discesa e conseguente salita, ce n'è un'altra piccolissima e molto carina.
Arrivati in fondo la strada finisce, se si prosegue per il sentiero si arriva al Monte di Follonica con i resti del castello, luogo suggestivo e magico.
Chiudo con una frase che riassume il mio concetto di corsa:
Da 20 minuti, in modo graduale, sono arrivata a 40 di sola corsa senza fermarmi mai. Ho acquistato l'abbigliamento giusto, le scarpe, il cappellino e i guanti e ho continuato a correre per un bel po' di mesi. La voglia cresceva insieme ai risultati e la condivisione con le altre mamme incentivava il tutto.
Ho continuato fino all'arrivo dell'estate. Con il caldo ho iniziato a diminuire le uscite fino a smettere del tutto. Ho ripreso ad ottobre e poi di nuovo stop fino all'altro ieri.
Con il freddo la voglia di correre ha fatto nuovamente capolino ed io prontamente ho risposto con una bella uscita mattutina in una grigia giornata d'inverno. Che vi voglio raccontare così.
Correre per me è esplorare, guardarmi attorno, è un pò come viaggiare con le ali ai piedi. La strada che di solito percorro è di circa 6-7 km, è appena in periferia di Staffolo, il mio paese e si chiama contrada Follonica. Immaginate una bella colonna sonora alle orecchie ed immergetevi con me in questo paesaggio. A nord, nelle giornate limpide lo sguardo giunge fino al Mare Adriatico mentre a sud la corona degli Appennini è dominata dalla singolare sagoma del Monte S. Vicino. Io mi volto e lui c'è sempre, questa volta con un cappello di nubi.
ll percorso è disseminato di vigneti del "verdicchio d.o.c. dei Castelli di Jesi" (non a caso Staffolo è soprannominato "il Colle del Verdicchio"), casolari di campagna abitati e non, e in un meraviglioso punto panoramico riesco a scorgere il mio paese natio, Cupramontana. Eccolo, immerso tra le nubi.
Durante il tragitto si incontrano due chiesette, quella di Santa Maria della Castellaretta, un piccolo gioiello di barocco popolare proprio all’uscita del paese in direzione di San Paolo di Jesi; e se si arriva fino in fondo, con tanto di bella discesa e conseguente salita, ce n'è un'altra piccolissima e molto carina.
Arrivati in fondo la strada finisce, se si prosegue per il sentiero si arriva al Monte di Follonica con i resti del castello, luogo suggestivo e magico.
Chiudo con una frase che riassume il mio concetto di corsa:
"Corro per respirare l'aria fresca. Corro per esplorare. Corro per sfuggire l'ordinario. Corro… per assaporare il viaggio lungo la strada. La vita diventa più vivace, un po' più intensa. A me questo piace" (Dean Karnazes)
Se volete saperne di più sul gruppo delle mitiche #runningformommies, leggete questo post di MammaImperfetta.
Tutte le foto sono scattate con Iphone 5S ed editate con Snapseed e VscoCam
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