martedì 17 settembre 2013

Immaginate una spiaggia deserta, un'alba sul mare, una nuotata in splendide acque blu contornate da due grosse rocce con i gabbiani che ci stanno a guardare. E poi immaginate un sole tiepido, che ci scalda e asciuga dolcemente la pelle. Ecco ora non resta che aprire gli occhi ed accorgersi che tutto questo è realtà.

Ed io l'ho vissuto. Grazie al mio lavoro nel Social Media Team della Regione Marche ho partecipato ad una suggestiva gita in barca al sorgere del sole a cura dei Traghettatori della Riviera del Conero. Escursione che potrete rivivere tutti i martedì dei mesi estivi alla scoperta dello splendido litorale del Conero. Vi sorprenderà una distesa di bianche spiagge ancora incontaminate. Alle calette più solitarie si alternano spiagge più facilmente accessibili e attrezzate.

Partenza h5.30 dal porticciolo di Numana (AN), uno dei paesi più affascinati alle pendici del Conero. Notte fonda, il cielo e il mare sono ancora lì che sonnecchiano. Ci guarda dall'alto il pittoresco paese alto di Numana con il suo arco, dagli abitanti chiamato "la torre" unico resto mediovale della città, collocato in una posizione dominante. 


Fra poco si prenderà il largo alla scoperta delle spiagge ai piedi del Monte Conero: Spiaggia Urbani, Spiaggia di San Michele, Sassi Neri, Due Sorelle, Portonovo e Mezzavalle. 

Lo spettacolo dell'alba sul mare lascia senza parole. Mille sfumature dipingono il cielo e il mare dapprima di un dolce colore rosato che diventa a mano mano di un vivido rosso/aranciato…

La navigazione lenta e rilassata permette di godere appieno dello spettacolo e fotografare così tanta bellezza… Nel frattempo viene anche offerta la colazione: cappuccino e brioches appena sfornate aiutano ad apprezzare ancora di più lo spettacolo…


Ci appare come una visione lo scoglio che prende il nome di Vela che taglia le onde del mare. Poco più in là la Torre di Portonovo, eretta nel '700 a difesa dei pirati poi divenuta negli anni un luogo di rifugio di poeti.

Dopo il tour della baia fino a Mezzavalle ecco che si intravedono le Due Sorelle, i due faraglioni gemelli che emergono dal mare. Davanti a questi meravigliosi scogli c'è una suggestiva spiaggia bianca, raggiungibile solo via mare. L'acqua trasparente, la montagna incombente alle spalle, l'ambiente selvaggio ed incontaminato la rendono meta tra le più ambite. Nessun tipo di servizio è presente. La natura la fa da padrona ed è la protagonista assoluta. 



Eccoci finalmente arrivati in questo paradiso...




La barca se ne va e ci tornerà a prendere alle h10. 


Se vi è piaciuta questa esperienza e la volete rivivere potete rivolgervi a:

Traghettatori Riviera del Conero
via Pescheria 11, 60026 Numana (AN)
Tel.071 9331795
info@traghettatoridelconero.it 
www.traghettatoridelconero.it -



venerdì 13 settembre 2013

Sto assaporando il gusto di scoprire la mia regione, le Marche, così bella e così poco conosciuta. Ci sono luoghi magnifici che ci aspettano a un passo da casa. Basta solo avere il tempo e la voglia di scoprirli!

Quello che vi propongo è un itinerario nella Parco della Gola della Rossa di Frasassi, oltre alle Grotte di Frasassi che tutti conosciamo. Un giro di un'intera giornata alla scoperta dei tesori storico-artistici, celati da paesaggi ricchi di fascino ed armonia, immersi in una natura integra e rigogliosa. Le tappe dell'itinerario sono:

1) Tempietto del Valadier
2) Relax lungo le rive del fiume Sentino
3) Visita a San Vittore di Genga
4) Pranzo a Pierosara e visita al paesino
5) Valle Scappuccia
6) Rocchetta di Genga
7) Avacelli

1. TEMPIETTO DEL VALADIER

Prima tappa: il meraviglioso tempietto incastonato in una grotta nella strada per le grotte di Frasassi. Qui natura, arte, storia e spiritualità si uniscono e danno vita a qualcosa di unico che rimarrà impresso nel vostro cuore.

È situato a circa 1,5 km dopo le grotte di Frasassi, sulla strada che porta a Genga all'altezza di una località che si chiama San Vittore. Le indicazioni non parlano del tempio. La strada da seguire è quella che indica per il presepe vivente o per il santuario Madonna di Frasassi. Dopo una serie di curve troverete un piccolo parcheggio e una salita lastricata. Il percorso è di circa 700 metri. Il sentiero è curato e sicuro. Adatto anche per i bambini e i passeggini. 


Dopo una passeggiata di circa 15 minuti, dove potrete godere di panorami meravigliosi sulla Gola della Rossa e di Frasassi e sulle falesie arriverete ad uno spiazzo dove la maestosità del tempietto da subito vi stupirà. 


La struttura ottagonale e costruita in blocchi di travertino è stata edificata nei primi decenni del 1800 su disegno dell'architetto Valadier per volere del Papa Leone XII, originario di questi luoghi. È interessante addentrarsi ad esplorare la grotta e scattare una bella foto dall'alto a tutta l'imponente struttura. Dentro è freschissimo e ci si rifocilla dopo la salita.

Nella roccia antistante al tempio il suggestivo eremo Infra Saxa, costruito intorno al 1000 come appoggio degli eremiti che qui si rifugiavano per pregare. Molto suggestivo il suo interno scavato nella roccia.

Enea si è divertito ad esplorare la roccia accanto all'eremo.

2. RELAX LUNGO LE RIVE DEL FIUME SENTINO

Una volta ridiscesi approfittatene per una buona dose di relax lungo le rive del fiume Sentino, il fiume che attraversa la meravigliosa Gola scavata dalle sue acque e che per millenni ha modellato questi luoghi, creando dirupi rocciosi e dando origine ad un regno sotterraneo di ineguagliabile splendore: le grotte di Frasassi. Potrete accedere direttamente dalla stradina che troverete attraversando la strada una volta discesi dal tempietto del Valadier. Qui è bellissimo passare qualche ora in completo relax, al fresco, magari in compagnia di un buon libro. Idele anche per pic-nic.

3.VISITA A SAN VITTORE DI GENGA

L'ora di pranzo si avvicina. Per non farsi mancare nulla e gustare appieno la tradizionale cucina marchigiana la tappa culinaria sarà il ristorante da Maria a Pierosara. Nel tragitto per arrivare fin là tappa obbligata è San Vittore delle Chiuse, frazione di Genga, borgo bandiera arancione delle Marche. Da non perdere la chiesa di San Vittore delle Chiuse, del 1060-1080 tra i più importanti monumenti romanici della regione, con una complessa struttura a croce greca inscritta in un quadrato, e il Museo speleopaleontologico, che presenta l’ampio panorama delle ricchezze della storia e di questo territorio.

I casolari più antichi di San Vittore si dispongono lungo le rive del Sentino e fanno ala all'antico Monastero Benedettino di S. Vittore, alla stupenda omonima chiesa romanica e alla torretta che sovrasta il viadotto romano.




4. PRANZO A PIEROSARA E VISITA AL CASTELLO MEDIEVALE

Dopo aver gustato la succulenta cucina marchigiana al ristorante da Maria cogliamo l'occasione per visitare Pierosara, castello medievale di 140 abitanti, nel cuore del Parco naturale regionale Gola della Rossa e di Frasassi. Pensate che deve il suo nome alla leggenda di Piero e Sara che potete scoprire qui. Dopo un bel pranzo ci siamo riposati in un panchina godendo del panorama. 





Il nostro tour è proseguito nel punto più alto di Pierosara alla Torre del castello, del XI secolo, costruita su uno sperone di roccia calcarea con un'altezza di circa 15 metri.


5. VALLE SCAPPUCCIA

Da Pierosara, proseguendo verso Genga, potrete scoprire Valle Scappuccia, dichiarata riserva naturale del Comune di Genga e attestata area floristica protetta della regione Marche. L'ingresso all'ambiente è scolpito da una stretta forra attraversata dal torrente Scappuccia, contiguo al quale si sviluppa il sentiero per la visita al luogo. Noi siamo stati in agosto e il torrente era completamente asciutto. Per questo non abbiamo proseguito il sentiero. Se interessati a questo itinerario che prosegue fino al Lago dei Fossi cliccate qui.

6. ROCCHETTA DI GENGA

Proseguendo raggiungerete un'altra piccola frazione di Genga, Rocchetta. In questi luoghi le colline si alternano alle zone montuose formate prevalentemente da boschi. I colori degradano dal verde scuro al giallo creando delle texture meravigliose. Dei panni stesi ad asciugare su di un filo attaccato a due alberi mi evoca odore di famiglia. Di casa. Di quotidianità. Mi riporta indietro nel tempo a quando ero bambina e vivevo in campagna dai miei nonni.  


7. AVACELLI

Ultima tappa del nostro tour di un giorno nel Parco Gola della Rossa è il Castello di Avacelli. D'insediamento alto-medievale venne ingrandito e fortificato nel XIII secolo. Ci siamo addentrati nei violetti che nell'ora del tramonto assumevano tinte dorate. Nella piazzetta del paese la Chiesa di S.Lorenzo che conserva una pregevole pala d'altare in terracotta attribuita a Pietro Paolo Agabiti nel XVI secolo. Avacelli fa parte dei 9 castelli di Arcevia. Se interessati al tour cliccate qui.




Spero di avervi dato degli ottimi spunti... per qualsiasi info scrivetemi! 


 
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