Sto assaporando il gusto di scoprire la mia regione, le Marche, così bella e così poco conosciuta. Ci sono luoghi magnifici che ci aspettano a un passo da casa. Basta solo avere il tempo e la voglia di scoprirli!
Quello che vi propongo è un
itinerario nella
Parco della Gola della Rossa di Frasassi, oltre alle
Grotte di Frasassi che tutti conosciamo. Un giro di un'intera giornata alla scoperta dei tesori storico-artistici, celati da paesaggi ricchi di fascino ed armonia, immersi in una natura integra e rigogliosa. Le tappe dell'itinerario sono:
1) Tempietto del Valadier
2) Relax lungo le rive del fiume Sentino
3) Visita a San Vittore di Genga
4) Pranzo a Pierosara e visita al paesino
5) Valle Scappuccia
6) Rocchetta di Genga
7) Avacelli
1. TEMPIETTO DEL VALADIER
Prima tappa: il meraviglioso tempietto incastonato in una grotta nella strada per le grotte di Frasassi. Qui natura, arte, storia e spiritualità si uniscono e danno vita a qualcosa di unico che rimarrà impresso nel vostro cuore.
È situato a circa 1,5 km dopo le grotte di Frasassi, sulla strada che porta a Genga all'altezza di una località che si chiama San Vittore. Le indicazioni non parlano del tempio. La strada da seguire è quella che indica per il presepe vivente o per il santuario Madonna di Frasassi. Dopo una serie di curve troverete un piccolo parcheggio e una salita lastricata. Il percorso è di circa 700 metri. Il sentiero è curato e sicuro. Adatto anche per i bambini e i passeggini.
Dopo una passeggiata di circa 15 minuti, dove potrete godere di panorami meravigliosi sulla Gola della Rossa e di Frasassi e sulle falesie arriverete ad uno spiazzo dove la maestosità del tempietto da subito vi stupirà.
La struttura ottagonale e costruita in blocchi di travertino è stata edificata nei primi decenni del 1800 su disegno dell'architetto Valadier per volere del Papa Leone XII, originario di questi luoghi. È interessante addentrarsi ad esplorare la grotta e scattare una bella foto dall'alto a tutta l'imponente struttura. Dentro è freschissimo e ci si rifocilla dopo la salita.
Nella roccia antistante al tempio il suggestivo eremo Infra Saxa, costruito intorno al 1000 come appoggio degli eremiti che qui si rifugiavano per pregare. Molto suggestivo il suo interno scavato nella roccia.
Enea si è divertito ad esplorare la roccia accanto all'eremo.
2. RELAX LUNGO LE RIVE DEL FIUME SENTINO
Una volta ridiscesi approfittatene per una buona dose di relax lungo le rive del fiume Sentino, il fiume che attraversa la meravigliosa Gola scavata dalle sue acque e che per millenni ha modellato questi luoghi, creando dirupi rocciosi e dando origine ad un regno sotterraneo di ineguagliabile splendore: le grotte di Frasassi. Potrete accedere direttamente dalla stradina che troverete attraversando la strada una volta discesi dal tempietto del Valadier. Qui è bellissimo passare qualche ora in completo relax, al fresco, magari in compagnia di un buon libro. Idele anche per pic-nic.
3.VISITA A SAN VITTORE DI GENGA
L'ora di pranzo si avvicina. Per non farsi mancare nulla e gustare appieno la tradizionale cucina marchigiana la tappa culinaria sarà il ristorante da Maria a Pierosara. Nel tragitto per arrivare fin là tappa obbligata è
San Vittore delle Chiuse, frazione di
Genga, borgo bandiera arancione delle Marche. Da non perdere la chiesa di San Vittore delle Chiuse, del 1060-1080 tra i più importanti monumenti romanici della regione, con una complessa struttura a croce greca inscritta in un quadrato, e il Museo speleopaleontologico, che presenta l’ampio panorama delle ricchezze della storia e di questo territorio.
I casolari più antichi di San Vittore si dispongono lungo le rive del Sentino e fanno ala all'antico Monastero Benedettino di S. Vittore, alla stupenda omonima chiesa romanica e alla torretta che sovrasta il viadotto romano.
4. PRANZO A PIEROSARA E VISITA AL CASTELLO MEDIEVALE
Dopo aver gustato la succulenta cucina marchigiana al
ristorante da Maria cogliamo l'occasione per visitare
Pierosara, castello medievale di 140 abitanti, nel cuore del Parco naturale regionale Gola della Rossa e di Frasassi. Pensate che deve il suo nome alla leggenda di Piero e Sara che potete scoprire
qui. Dopo un bel pranzo ci siamo riposati in un panchina godendo del panorama.
Il nostro tour è proseguito nel punto più alto di Pierosara alla Torre del castello, del XI secolo, costruita su uno sperone di roccia calcarea con un'altezza di circa 15 metri.
5. VALLE SCAPPUCCIA
Da Pierosara, proseguendo verso Genga, potrete scoprire Valle Scappuccia, dichiarata riserva naturale del Comune di Genga e attestata area floristica protetta della regione Marche. L'ingresso all'ambiente è scolpito da una stretta forra attraversata dal torrente Scappuccia, contiguo al quale si sviluppa il sentiero per la visita al luogo. Noi siamo stati in agosto e il torrente era completamente asciutto. Per questo non abbiamo proseguito il sentiero. Se interessati a questo itinerario che prosegue fino al Lago dei Fossi cliccate qui.
6. ROCCHETTA DI GENGA
Proseguendo raggiungerete un'altra piccola frazione di Genga, Rocchetta. In questi luoghi le colline si alternano alle zone montuose formate prevalentemente da boschi. I colori degradano dal verde scuro al giallo creando delle texture meravigliose. Dei panni stesi ad asciugare su di un filo attaccato a due alberi mi evoca odore di famiglia. Di casa. Di quotidianità. Mi riporta indietro nel tempo a quando ero bambina e vivevo in campagna dai miei nonni.
7. AVACELLI
Ultima tappa del nostro tour di un giorno nel Parco Gola della Rossa è il Castello di Avacelli. D'insediamento alto-medievale venne ingrandito e fortificato nel XIII secolo. Ci siamo addentrati nei violetti che nell'ora del tramonto assumevano tinte dorate. Nella piazzetta del paese la Chiesa di S.Lorenzo che conserva una pregevole pala d'altare in terracotta attribuita a Pietro Paolo Agabiti nel XVI secolo. Avacelli fa parte dei 9 castelli di Arcevia. Se interessati al tour cliccate
qui.
Spero di avervi dato degli ottimi spunti... per qualsiasi info scrivetemi!